Scusate per il ritardo, XFig ha deciso di fare i cavoli suoi e mi ha fatto uscire pazzo per due disegnini.
L'idea di fondo è piuttosto
brute force: troviamo, con strumenti di geometria analitica, una condizione verificata da una traiettoria che torna al punto di partenza. Quindi usiamo degli strumenti algebrici per concludere.
Supponiamo che la pallina parta da un punto $O$ interno al tavolo seguendo una traiettoria come in figura. La posizione di $O$ è individuata dalle quattro lunghezze $a, b, c, d>0$. Non lede la generalità supporre che $theta\in(0, pi/2)$.
Fig.1
La legge del moto prevede che, nell'urto contro una sponda, la traiettoria cambi come un raggio di luce riflesso in uno specchio. La posizione relativa bilia-punto di partenza è la stessa se supponiamo che la palla attraversi la sponda entrando in una copia riflessa del tavolo, come in figura 2:
Fig.2
Sempre dalla figura 2 si desume che la pallina intercetta l'asse delle $y$ nei punti di ordinata $2dtantheta, 2dtantheta+2ctantheta, ...n(2dtantheta)+m(2ctantheta),...$
[edit] corretto un errore qui. Invece le copie speculari del punto di partenza $O$ hanno ordinata $2a, 2a+2b, ...N(2a)+M(2b),...$.
Ricaviamo la seguente
condizione necessaria perché la bilia torni al punto di partenza:
$2*tantheta*(nd+mc)=2*(Na+Mb)$, ovvero $tantheta=\frac{Na+Mb}{nd+mc}$ per qualche $n, m, N, M \inNN$.
[1]
Qui finisce la parte geometrica e inizia quella algebrica con l'affermazione :
(A) Comunque si prendano $a, b, c, d>0$, esiste sempre un $theta\in(0, pi/2)$ tale che $tantheta!=\frac{Na+Mb}{nd+mc}$ per ogni $n, m, N, M\inNN$.
Per dimostrare questo farei un discorso di cardinalità: per continuità della funzione tangente, il primo membro $tantheta$ può assumere
tutti i valori reali positivi.
Il secondo membro, invece, può assumere tutti e soli i valori contenuti nell'insieme $X={\frac{Na+Mb}{nd+mc}\ :\ n, m, N, M\inNN}$. Osserviamo che $X$ è l'immagine di una applicazione $NN^4\to(0, infty)$, quindi definita in un
insieme numerabile: in particolare $X$ è al più numerabile.
Per questo motivo $X$ è una parte propria di $(0, infty)$, il che dimostra l'affermazione (A) e la tesi del problema.
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[1]Ad esempio la traiettoria nel disegno verifica questa identità con $N=1, M=0, n=1, m=1$.