Un simpatico esercizio sulle convergenze: questa sera mi sento in vena di proporlo a tutti un esercizio che a leggerlo sembra ovvio, ma metterlo nero su bianco causa/potrebbe causare qualche difficoltà...
Definizione:
"Diciamo che una successione \( \displaystyle \{x_n\} \) in \( \displaystyle X \) spazio topologico converge ad un punto \( \displaystyle \bar{x}\in X \) se per ogni intorno \( \displaystyle U_{\bar{x}} \) esiste un intero $n$ tale che $j>n$ implice che \( \displaystyle x_j\in U_{\bar{x}} \) .
In tal caso scriviamo $\lim x_n=\bar{x}$."
Definizione:
"Sia \( \displaystyle f_n:(X,\Sigma, \mu) \to \mathbb{R} \) una successione di funzioni misurabili misurabili, allora diciamo che $f_n$ converge quasi ovunque ($\mu$-q.o.) a $f$ se \( \displaystyle \mu(\{f_n\nrightarrow f\})=0 \)
Bene! allora dimostrare che la nozione di convergenza quasi ovunque (q.o.) non è indotta da nessuna topologia sullo spazio.
Ovvero non esiste una topologia in cui la convergenza indotta sia quella data dalla convergenza q.o.