Solamente con riga e compasso non si riesce a disegnare l'ellisse. Questi metodi sono un po' primitivi.
Un escamotage per riuscire comunque a vedere l'elisse e' disegnare il cerchio con il triangolo equilatero inscritto e poi inclinare il foglio (o ruotare lo schermo del PC) in modo che il cerchio diventi un ellisse con il triangolo inscritto.
Se siamo ai tempi di Euclide invece, bisognerà inclinare la tavoletta di argilla su cui si stava incidendo.
Poi c'e' un secondo metodo, senza inclinare il foglio, ma richiede l'uso di un pezzo di cordino.
Quindi la costruzione e' con riga, compasso e cordino.
Si traccia un cerchio e il triangolo equilatero inscritto.
Poi si traccia una retta r che passa per il centro.
Sulla retta si posizionano i due fuochi dell'ellisse.
Si legano i capi del cordino ai fuochi e si traccia l'ellisse.
La lunghezza del cordino deve essere tale che il semiasse minore sia pari al raggio del cerchio.
L'ellisse e il cerchio non devono incrociarsi.
Quindi si tracciano 3 segmenti paralleli alla retta r, ognuna che passa per un vertice del triangolo equilatero.
Il segmento deve terminare sull'ellisse. Se il segmento incrocia il cerchio non deve incrociare l'ellisse e viceversa.
Si forma un triangolo con i 3 punti individuati dai 3 segmenti sull'ellisse.
Il triangolo e' uno di quelli di area massima per l'ellisse.