Un integrale complesso è definito come:
$ \int_\gamma f(z) dz = \int_\gamma udx-vdy + i\int_\gamma udy+vdx = \int_a^b f(z(t)) \cdot z'(t) dt $
(con $ \gamma $ orientato positivamente e con $ z = z(t), t\in[a,b] $ sua parametrizzazione)
Sia la prof che il libro, definiscono in modo veloce e senza troppe spiegazioni l'integrale come:
$ \int_\gamma f(z) ds = \int_a^b f(z(t)) ||z'(t)|| dt $
Ora, una funzione complessa di variabile complessa possiamo vederla come una funzione vettoriale, per cui $ f $ è associata ad una forma differenziale di coefficienti $ u(x,y) $ e $ v(x,y) $, da cui la prima definizione. Nel secondo caso, la funzione integranda dovrebbe essere scalare, quindi non dovremmo considerare $ |f(z)| $, o in generale, una diversa notazione?
Per quanto riguarda l'interpretazione fisica, se consideriamo una curva chiusa e vediamo la prima definizione come due prodotti scalari canonici
$ ((u),(-v))\cdot((dx),(dy)) $ e $ ((u),(-v))\cdot((dy),(-dx)) $
possiamo vedere l'integrale come un numero complesso che ha come parte reale la circuitazione del campo coniugato $ \bar{f}(t)=[u(x,y),-v(x,y)] $ lungo la curva $ \gamma $ e come coefficiente dell'immaginario il flusso di $ \bar{f}(t) $ lungo $ \gamma $.
Ora, il secondo integrale, di norma, si calcola lungo una superficie (gaussiana) di contorno $ \gamma $. Una superficie 'piatta', come quella considerata nella definizione, non dovrebbe essere una superficie gaussiana, o sbaglio?