Ciao ragazzi, avrei bisogno di una mano per chiarirmi dei dubbi di natura sia pratica che teorica sulle forme differenziali. Ho una serie di esercizi da fare in cui le forme differenziali sono definite in $RR^2 -(0,0) $ , ve ne posto una come esempio. Il testo dice di calcolare
$\int \omega $
sulla curva $\gamma$ di equazione $(2+cost, 2 sent) t in [0,\pi]$
$ \omega= (2x^2+y^2)/(x^2+y^2)^(1/2) dx+ (xy)/(x^2+y^2)^(1/2)$
Solitamente in un insieme semplicemente connesso io procedo così: vedo se è chiusa, se lo è affermo che è esatta, trovo il potenziale e mi calcolo l'integrale come differenza tra potenziale nel punto finale della curva e potenziale nel punto iniziale.
In questo caso però...poichè $RR^2 -(0,0) $ non è semplicemente connesso non posso agire in questo modo. Partendo dal presupposto che il mio prof sul libro (ovviamente!) non ha messo nemmeno un esempio...cercando su internet ho trovato che posso lavorare come faccio solitamente se dimostro che il sostegno della curva si trova in un sottoinsieme di $RR^2 -(0,0) $ semplicemente connesso.
Nel mio caso potrei dire che la curva si trova nel sottoinsieme di $RR^2, y>=0 $ che è semplicemente connesso...giusto?
Ho già provato che è chiusa, perchè le derivate miste sono uguali, posso dire che è esatta in tale sottoinsieme e trovarmi il potenziale? Esiste un modo meno laborioso di risolverlo?
Inoltre nel forum ho visto che spesso in questi casi si deve andare a considerare una curva attorno a (0,0) la cui circuitazione sia nulla... potreste aiutarmi a capire questa cosa con un esempio (magari sul mio esercizio)? Grazie...ciao