La differenza tra un informatico e un ingegnere informatico non è il fatto che il primo progetta al computer mentre il secondo si occupa di sistemi fisici?
Per quanto riguarda la prima domanda ?
Grazie per l'aiuto.
SaO ha scritto:La differenza tra un informatico e un ingegnere informatico non è il fatto che il primo progetta al computer mentre il secondo si occupa di sistemi fisici?
Io mi sono laureato in ing. gestionale (indirizzo produzione) e ora sto facendo un dottorato in "informatica e automazione" (sebbene poi io mi stia occupando di alcune cose di Ricerca Operativa e altre di Data Mining). Secondo la tua logica questo salto dovrebbe essere vietato perché io non mi sono laureato in ing. informatica o in informatica.
la scelta dell'università è, perlopiù, fortuna.
Stai tranquillo che, se ti impegni, una qualsiasi laurea in ingegneria e/o fisica ti porterà a trovare un lavoro
SaO ha scritto:Ciaola scelta dell'università è, perlopiù, fortuna.
Addirittura è perlopiù fortuna ?!?
SaO ha scritto:Stai tranquillo che, se ti impegni, una qualsiasi laurea in ingegneria e/o fisica ti porterà a trovare un lavoro
Per ingegneria penso sia così, per fisica ho qualche dubbio.
Dopo un po' potresti accorgerti che magari elettronica era meglio di informatica (o viceversa) o che, addirittura, l'interesse principale era per l'aspetto gestionale. Insomma, a priori è molto complicato capire cosa si vuole fare e quale è la scelta migliore per farlo. Per questo dico che la fortuna gioca un ruolo importante.
Se sei bravo e se sei disposto a muoverti, in Italia e in Europa, lavoro lo trovi.
Lavora a Londra, non in Italia, ma resta il fatto che un lavoro lo ha trovato ed è soddisfatto.
A londra paghi pure l'aria che respiri
SaO ha scritto:A londra paghi pure l'aria che respiri
Con il salario che puoi avere con una laurea a Londra, ti permetti di pagare pure l'aria.
Intermat ha scritto:SaO ha scritto:A londra paghi pure l'aria che respiri
Con il salario che puoi avere con una laurea a Londra, ti permetti di pagare pure l'aria.
Ni, dipende molto dal lavoro che fai. Io sarei potuto rimanere, volendo, ma ho preferito fare altro. I soldi che mi davano sarebbero stati sufficienti a vivere da solo, ovviamente un po' fuori, e anche a togliermi qualche sfizio ma non ti pensare che ti coprano di soldi sin dall'inizio. Detto ciò, oggettivamente, ci sono molte più opportunità.
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