SaO ha scritto:Scusate, se vogliamo parlare delle borse di dottorato facciamolo per bene e non per sentito dire. Per legge, la borsa di dottorato, in Italia, deve essere non inferiore a 13.638,47 € lordi l'anno (al PoliMi ci sono anche borse sensibilmente più elevate) ovvero 1.012,58 € netti mensili.
Magari è l'articolo a essere datato, ma ho trovato questo http://www.repubblica.it/2007/11/sezion ... cerca.html
Forse le cose sono cambiate.
Come si calcola il netto dal lordo nel caso dei dottorandi ?
Ad ogni modo, con lo stipendio che si percepisce al dottorato di ricerca, si hanno dei contributi previdenziali pagati ?(ovvero circa 1440 € netti al mese). Ora, non si parla di cifre elevate ma, sicuramente, permettono almeno di sopravvivere (soprattutto le borse) durante il dottorato.
Mi sembra un salario dignitoso, penso sia più elevato di un insegnante delle scuole superiori.
Difficilmente un ingegnere penso arrivi a prendere di più sotto i 5 anni di esperienza.
Qui di nuovo devo porre la domanda, questo assegno prevede contributi previdenziali pagati?
Quell'articolo è vecchio di 10 anni! Nel 2008 le borse sono state portate alla cifra che ti dicevo prima, auspicabilmente dal 2018 verranno leggermente ritoccate (tipo 50€/mese in più). I contributi sono versati per 2/3 dal ministero e per 1/3 dal borsista alla gestione separata INPS. Per quello i circa 13500€ sono lordi. Al netto viene la cifra che ti dicevo (euro più euro meno).
Per quanto riguarda il discorso 1400€, ti posso dire che un ingegnere neolaureato (almeno parlo per tutte le mie conoscenze di gestionale) prende tranquillamente di più già dopo un anno. Tutti i miei amici prendono almeno 1350€ netti, i più bravi e fortunati dopo un anno sono oltre i 1600/1700€ netti, straordinari e bonus (quando previsti) esclusi. Insomma prendono di più, detto ciò 1400€ sono una cifra accettabile che, a mio modesto parere, dovrebbe essere anche lo standard per le borse. Capisco che il problema verrebbe a valle, un tale aumento obbligherebbe l'aumento di tutta la catena "ricercatore-associato-ordinario" con costi non trascurabili.
PS: sì, l'investire poco in ricerca è decisamente una scelta politica. I soldi, e molti, per altro sono sempre stati trovati.