daisu ha scritto: , quindi il paradosso di zenone è "fattualmente" sbagliato
daisu ha scritto:aspetta, il paradosso di zenone non dice che una somma di infinitesimi dà infinito, se ho capito bene quello che hai scrtto.
il paradosso di zenone dice proprio che se a n dai un valore infinito , la sommatoria che hai scritto resta sempre inferiore a 1 (tende a 1/2ln2 se non ho sbagliato qualche calcolo).
questa cosa applicata al moto producr il paradosso di cui stiamo discutendo.
ma la cosa di cantor che scrivo nel primo post è una cazzata? o ha un senso? qualcuno sa dirmelo?
anto_zoolander ha scritto:daisu ha scritto:aspetta, il paradosso di zenone non dice che una somma di infinitesimi dà infinito, se ho capito bene quello che hai scrtto.
il paradosso di zenone dice proprio che se a n dai un valore infinito , la sommatoria che hai scritto resta sempre inferiore a 1 (tende a 1/2ln2 se non ho sbagliato qualche calcolo).
questa cosa applicata al moto producr il paradosso di cui stiamo discutendo.
ma la cosa di cantor che scrivo nel primo post è una cazzata? o ha un senso? qualcuno sa dirmelo?
Il problema forse sta proprio nel trattare $infty$ come un numero, non è un valore che si può assegnare.
A parte questo, riferendomi al punto, penso che non tutto vada inteso nella stessa maniera di Euclide.
In geometria affine il punto alla fine non è altro che un elemento dell’insieme stesso, forse perché i singoletti sono gli insiemi che hanno la cardinalità più piccola(tolto l’insieme vuoto)
Magari il problema può ridursi, come dice killing, a trovare uno spazio metrico dove il paradosso può essere studiato e penso che molti di questi problemi derivino dalla mancata accettazione di una possibile rappresentazione matematica della realtà.
Una cosa: a te interesserebbe mostrare che la distanza tra ‘Achille e la tarta’ resti maggiore di $0$ senza usare il calcolo?
il mio problema è, ripeto, che la nozione di punto genera paradossi logici.
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