Il post iniziale di fabio_84 mi è parso poco comprensibile, però mi ha fatto tornare alla mente il vago ricordo che ho delle argomentazioni di Minsky riguardo alla macchina di Turing. Mi riferisco in particolare a: "non abbiamo la capacità di distinguere percettivamente $a$ da". Purtroppo è una vecchia lettura, e non ricordo i dettagli, né ho sottomano il libro. Ho colto però (magari sbagliando) delle assonanze.
Il libro è:
Marvin Minsky "Computation: Finite and Infinite Machines" (Prentice-Hall International, 1967; ISBN 0131655639)