Se per “notte intasate” intendete quello che sto pensando, be’ allora beato te, anto
Dunque, per me la gestione del tempo è un argomento critico. Faccio il pendolare da vicino Piacenza a Milano quindi esco di casa mediamente alle 7 e torno mediamente alle 19. Ho circa 1:40 di viaggio all’andata e altrettanto al ritorno. Per questa ragione il tempo dedicato allo studio infrasettimanalmente ha misura nulla, anche perché quel poco tempo che mi rimane in mezzo alla settimana lo dedico alla palestra. Sarei comunque troppo stanco mentalmente in quei momenti per studiare.
Il sabato lo dedico in toto alle ripetiozni (circa 8-9 ore).
La domenica è il giorno sacro dell studio.
Credo che il “trucco” sia nell’essere organizzati (i.e. rispettare gli orari che uno si dà, cioè se dico che sono in palestra alle 19:00, cascasse il mondo, sono lì alle 19:00) e per lo studio seguire le lezioni e cercare di capire il più possibile in modo da avere degli appunti fatti per bene da assimilare e integrare quando si studia. Il tempo in treno poi, almeno personalmente, mi consente di perdermi a pensare alla matematica, esercizi o cose così in maniera “libera e poco impegnativa”. Tipo la risposta a “integrali multipli” di oggi l’ho scritta in una affollata carrozza di seconda classe
"Nessuno riuscirà a cacciarci dal Paradiso che Cantor ha creato per noi." (Hilbert)