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Ricordavo da Basic Instinct, ma si vede che ho sbagliato!
dan95 ha scritto:e non studentelli appena immatricolati
Vulplasir ha scritto:Per diventare moderatore devi stare simpatico ai già moderatori e soprattutto devi essere dell'opinione che i professori/docenti siano una categoria di lavoratori sfruttata e senza diritti. Occhio a non parlare di 3 mesi di ferie né della valutazione dei docenti.
dan95 ha scritto:Buona la scelta di Martino come Global Moderator un po' meno buona l'idea di non aver fatto moderatori utenti del calibro di [...] Killing, tanto per citarne alcuni laureati in matematica (e non studentelli appena immatricolati)...
Vulplasir ha scritto:Se facessero moderatore uno che la pensa diversamente, poi come chiuderebbero i topic e bannerebbero gli utenti scomodi?
Non istare a darti pena e sconforto dicendo fra te medesimo: “io menerò una vita ignobile”, e: “io non sarò nulla”. Perocché se la ignobilità è un male, non puoi tu patire alcun male per cagion d'altri, più di quello che incorrere in alcuna vergogna. Ora dimmi, il pervenire a un ufficio pubblico, o l'esser chiamato a un convito, forse che sta in tuo potere? or come dovrà egli essere ignobile o ignominioso che tu non abbi parte in questo convito o che non pervenghi a questo ufficio? E come di' che tu non sarai nulla, quando a te non si conviene essere qualche cosa se non solamente in quello che è in tua facoltà, dove tu puoi bene essere d'assaissimo? Ma gli amici non avranno da me aiuto né benefizio alcuno. Di che benefizi e di che aiuti vuoi tu intendere? Non avranno da te oro e quanto è a te, non saranno fatti cittadini romani. Ora chi ti ha detto che queste sono cose di quelle che dipendono dal nostro arbitrio, e non cose poste in potere altrui? Chi può dare a un altro ciò che non ha egli? E tu fa di acquistare, dirà qualcuno, per poter dare a noi. Se io posso acquistare, salva in me la verecondia, la fede, e l'altezza dell'animo, mostratemi come si faccia, e io non mancherò.
Ma se voi volete che io perda i miei propri beni perché voi dobbiate ottener cose che non sono beni, vedete che poca equità e che indiscrezione è la vostra.
Oltre che, qual vi eleggereste voi prima, tra danari e un amico fedele e ben costumato? Che non mi aiutate voi dunque piuttosto a esser tale, in cambio di volere che io faccia cose per le quali mi convenga perdere queste virtù? Ma la patria non avrà da me alcun servigio. Ancora, di che servigi vuoi tu intendere? Non avrà per opera tua né bagni né portici. Oh, che maraviglia? Né anco ha calzari dal fabbro, né arme dal calzolaio. Egli basta bene che ciascheduno adempia l'ufficio suo.
Dimmi, se tu instituissi e informassi alla tua patria un altro cittadino modesto e leale, non le faresti tu alcun benefizio? Certo che sì. Or come le sarai dunque inutile tu medesimo, essendo tale? Ma che luogo terrò io nella patria? quello che tu potrai, salva la modestia e la fede. Che se per voler giovare alla patria, tu perderai la fede e il pudore, che profitto le farai tu, divenuto che sarai sleale e impudente?
Ti è egli stato anteposto di onore il tale o il tale a un banchetto, o pur nel saluto, o nell'esser cerco di consiglio? se questi cotali onori sono beni, egli ti debbe esser caro che colui gli abbia avuti; se mali, non ti dée dispiacere che non sieno toccati a te. Poi considera che non facendo tu per amore delle cose esterne quel medesimo che gli altri fanno, tu non puoi nel conseguimento di quelle andare al paro cogli altri. Come può, per modo di esempio, colui che non frequenta le soglie
dei grandi, che non gli accompagna, che non gli loda, andar del pari a coloro che fanno tutte queste cose? Egli sarebbe ingiustizia e ingordigia che non pagando tu quel prezzo a che si comperano i favori e i benefizi dei potenti e dei ricchi, tu gli volessi avere gratis. A quanto si vendono le lattughe oggi? Ponghiamo caso, a un obolo.
Ora facciamo che uno, spendendo un obolo, abbia tolto delle lattughe, e tu, non ispendendo, non ne abbia tolto: tu non déi però pensare di aver punto meno che si abbia colui. Perocché se egli avrà le lattughe, e tu avrai l'obolo che non avrai speso. Il simile nel caso nostro. Tu non sei stato invitato a cena dal tale. Ma né anche hai dato a lui quello a che egli vende la sua cena. Ora egli la vende a prezzo di lodi, di osservanza, di ossequi. Paga dunque il prezzo se la mercanzia fa per te.
Ma se tu vuoi non pagare il prezzo e avere la merce, questa si è ingordigia e furfanteria. Forse che in cambio della cena tu non hai nulla? Sì che tu hai ben questo, che tu non hai lodato chi non volevi, che non sei stato ad aspettarlo in sull'uscio.
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