kekkomengoli95 ha scritto:vi ringrazio innanzitutto per la risposta. se posso chiedere, che si intende per ricerca? lo so che sembrerà una domanda stupida ma vorrei capire per bene. inoltre, se alla fine del percorso magistrale non si ha una chiara idea di quale sia il ramo preferito della matematica non si può accedere al dottorato? perchè per esempio nel mio caso mi interessa la matematica pura, non ho intenzione almeno al momento di interessarmi alla matematica applicata, ma chi lo sa forse in futuro, e mi piacciono vari campi dell'analisi come analisi funzionale o analisi complessa era interessante ma mi piace studiare anche algebra. non so se una carriera universitaria potrebbe interessarmi ma la vedo comunque come l'opportunità di proseguire quasi naturalmente il percorso della triennale e della magistrale e di conseguire un altro titolo pesante diciamo. mi sbaglio?
Ti dico subito una cosa: non vivere troppo male la scelta tra una specializzazione e un'altra. E' chiaro che questo tipo di scelte spaventino perchè si abbia l'impressione che, una volta presa una scelta, non si possa tornare indietro. Questo è in parte vero e in parte falso. La capacità di migrare da un campo all'altro dipenderà enormemente dalle tue capacità di fare ricerca, cioè di avere idee e di svilupparle. Un Ph.D. è un programma intensivo di 3 o 4 anni in cui ti formi come ricercatore. Sei un po' studente, un po' ricercatore. Tendenzialmente i Ph.D. hanno uno specifico argomento di ricerca, a valle del quale svilupperai la tua tesi di dottorato. Il come questo viene affrontato dipende enormemente dal tuo supervisor, da chi ti stanzia i fondi, dall'ente presso/per cui fai ricerca. Esempio: alla TU Delft in Olanda, la maggioranza dei Ph.D. è finanziato da industrie. Sono Ph.D. ben pagati (forse i meglio pagati in Europa, borsa Mariè Curiè a parte), ma hai tendenzialmente poca elasticità nella scelta del lavoro di ricerca. Ph.D. "più accademici" offrono di solito più elasticità. Come ho detto dipenderà poi dalle tue capacità (non solo tecniche, a volte anche di "persuasione"). Se hai una bella idea e c'è fiducia in te nel svilupparla bene e autonamemente, è molto probabile che avrai molta più libertà nel fare ricerca migrando da un tema all'altro. La capacità di pensare in modo inter-disciplinare è fondamentale per tirar fuori nuove idee, d'altra parte, come vedrai, diventare specialisti è un processo che richiede molti anni.
Per quanto riguarda il "cosa significa fare ricerca", bè, è una domanda molto ampia. Questo dipende anche molto dal campo in cui fai ricerca. E' chiaro che per un chimico, per uno scienzato applicato, l'attività di ricerca sarà molto legata all'attività sperimentale. Un esempio banale: voglio sviluppare un nuovo catalizzatore per la reazione di steam reforming. Quali sono i catalizzatori più usati? Che pro e contro hanno? Cosa mi dice la letteratura a riguardo? Che cosa mi piacerebbe avere? Quale aspetto credo sia rilevante migliorare? Un'attività di ricerca in questo senso potrebbe concentrarsi sul test sperimentale di diversi catalizzatori al fine di migliorare il completamento della reazione di steam reforming e raggiungere efficienze più elevate nell'uso dei reagenti. Sulla base dei risultati, fare considerazioni, quindi scrivere un paper scientifico che dimostri che la tua soluzione porti qualche tipo di "miglioramento".
In Matematica sicuramente l'attività di ricerca sarà più concentrata sull'argomentazione, sul ragionamento astratto, ma di base, le domande da porti non saranno tanto diverse.
Per quanto riguarda la mia menzione alla matematica applicata, quello che volevo dirti era questo: è chiaro che un Ph.D. in Controllo Ottimo Stocastico (si spende bene in Finanza o nel Risk Management) o Fluidodinamica nei mezzi porosi (si spende bene nell'Oil and Gas) siano un po' più spendibili per un industria, un po' meno magari in chessò, teoria dei gruppi (sono un Ingegnere, non un Matematico, su questo c'è chi sicuramente sa guidarti un po' meglio). In sostanza, se vuoi tenerti la porta aperta ad una carriera in industria, sarà importante scegliere l'argomento del Ph.D. Questo te lo dico per "informazione", personalmente, credo che la "driving force" numero 1 debba essere la passione. Fai quello che ti piace.
Ho cercato di dare un taglio un po' pratico alla risposta perchè credo cercassi un po' questo. Qualche altro utente, sicuramente, potrà dare qualche risposta più filosofica alla domanda e complementare la mia.