alessio76 ha scritto:Il libro che citi (insieme a qualche libro di matematica di nuova edizione), senza dirlo, usa la definizione di ordine di grandezza usata più spesso nella "tradizione" anglosassone (l'ho vista però solo in testi di Fisica di livello universitario o preparatori per l'università oppure in qualche testo di Physics HL per l'IBO...mai a livello gcse, igcse o A levels...), che fa riferimento alla rappresentazione dei numeri come potenze di 10, in sostanza l'ordine di grandezza di un numero è l'arrotondamento all'intero più vicino del logaritmo in base 10 del numero...da questo punto di vista a "metà strada" tra $1=10^0$ e $10=10^1$ c'è $10^{0.5}=10^{\frac{1}{2}}=\sqrt{10}\approx 3.162$ (invece di (1+10)/2=5.5, o ancora più grossolanamente, come si fa di solito, 5).
Che, se non sbaglio è esattamente il criterio del rapporto: infatti $sqrt(10)/1 = 10/sqrt(10)$, ossia $sqrt(10)$ è equidistante da 1 e da 10
Cosa ci sia poi di così difficile nel dire che si prende la potenza interiore o superiore a seconda che il numero sia minore o maggiore di $sqrt(10)$ (invece che 5), tanto da dover riservare la cosa ai libri universitari, confesso di non capirlo.