@Gabrio recenti studi (https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/2016GL069491) confermano che la polvere lunare può essere soggetta a fenomeni elettrostatici anche di importante entità. Questi fenomeni sarebbero da porre in relazione anche alla radiazione UV, in grado di attivarli. Nel nostro caso specifico però mi pare che ci sia un solo modello che potrebbe spiegare quello che accade. Ovvero, assumendo che l'anortosite funzioni da magnete e che la polvere ne sia debolmente attratta. Se la spinta ricevuta dalla roccia fosse per qualche motivo sufficientemente superiore a quella ricevuta dalla polvere, tanto da non poter essere compensata dalla forza elettromagnetica esercitata sulla polvere, allora si avrebbe il distacco. Il problema è che sfortunatamente non c'è nessuna ragione convincente perché l'anortosite possa sviluppare un campo magnetico tale da agire sulla polvere. Inoltre non si capisce perché il distacco avverrebbe dopo un lasso di tempo così lungo. Sottoporrò questa ipotesi a Pasquale, il fisico del team, per vedere cosa ne pensa, ma personalmente trovo questa ipotesi abbastanza inconsistente.
@Faussone la tua opinione è legittima, io però non la condivido. Lo studio del movimento dei corpi in assenza di aria è importante sotto tanti punti di vista, riguardanti anche i futuri viaggi sulla Luna e su Marte. Oltre agli esperimenti condotti in loco durante le missioni Apollo, possiamo attingere ai test effettuati attraverso le sonde robotiche (ben poca cosa è stato rilevato al riguardo) e ai DATI prodotti dall'insieme di tutte queste missioni. Tra questi dati la maggiore fonte disponibile consiste proprio nei filmati delle missioni Apollo. Non erano solo TELEVISIONE. Hanno immortalato eventi e fenomeni in sequenze di immagini e foto che rappresentano ancora oggi un patrimonio unico e di straordinario valore per la fisica e per l'astronomia.