@Luca: mi sembra di capire che Leonardo sia interessato più alla carriera industriale che a quella accademica. In ogni caso, quello che dici è vero, ed il fatto che il calcolo scientifico sia un po' più vicino alla scienza di quanto non lo siano la statistica o la finanza ha queste conseguenze.
@Leonardo: i siti che hai citato, nella mia esperienza personale, mi sono sembrati molto più popolari negli Stati Uniti che in Europa. L'Italia, poi, è un paese del 1980 travestito da paese moderno, quindi non puoi pretendere che tutte le aziende conoscano questi strumenti. Per fare un esempio: ho cercato Eni in Glassdoor ovunque nel mondo e trova solo una posizione, in Texas; discorso simile per Unicredit e Intesa Sanpaolo.
leonardo_mutti ha scritto:un commento sul sito dell'AIM riporta:
Il corso di studi in Ingegneria Matematica rappresenta un'ottima formazione scientifica. Ma attenzione al rapporto con il mercato del lavoro. - Il metodo e la forma mentis acquisiti dai laureati sono un valore inestimabile, molto ricercate dal mercato - I contenuti insegnati sono, al contrario, praticamente inutili sul mercato (mi riferisco soprattutto agli insegnamenti di Calcolo) Le opzioni di un laureato in Calcolo sono due : - Continuare con un dottorato - Riconvertirsi in altri ambiti nel mondo del lavoro Siate consapevoli di ciò, non aspettatevi di trovare facilmente lavoro in ambito scientifico!
Questa sicuramente non è la posizione ufficiale dell'AIM, chi l'ha scritto era probabilmente frustrato da un'esperienza insolitamente negativa, e io non sono d'accordo.
Certo, a nessun colloquio di lavoro ti chiederanno di dimostrare il teorema di Hahn-Banach, ma ci sono molte cose che invece sono utili, come la programmazione e la fluidodinamica computazionale. Poi, ricorda che molto sta a te: un'azienda biotech potrebbe assumerti per fare simulazioni di una certa equazione, poi tu deciderai se vuoi premere bottoni in un software prefabbricato o se vuoi porti problemi di buona posizione e simili. Nessuno ti dirà mai "non indagare la buona posizione di questo problema", al limite ti diranno di non perderci troppo tempo.
Aziende che fanno calcolo scientifico in Italia non ne conosco molte, però sicuramente Eni è una di quelle, per le esplorazioni petrolifere.
Tutto il mega gruppo Finmeccanica-Leonardo ha sicuramente delle attività in campo di fluidodinamica computazionale.
Grandi società che producono strumentazione medica hanno molto probabilmente attività di simulazione di qualche tipo. Ad esempio, fare una mammografia significa risolvere un difficile problema inverso 3D.
L'Aeronautica Militare è responsabile delle previsioni del tempo, che si fanno a forza di simulazioni.
Le opportunità non mancano, certo gli scienziati computazionali non si vendono "a dime a dozen" come gli statistici, ma questo è un trend del momento