Allora ti rivelo un piccolo trucco... non metterti a scrivere formule prima di avere un'idea di cosa fare. E l'idea, cerca di fartela ragionando in modo discorsivo: le formule vengono dopo...
Comunque: qui all'inizio abbiamo un oggetto in movimento, ha una certa energia cinetica, che dipende dalla massa (l'abbiamo) e la velocità (è la nostra incognita, ma possiamo usarla lasciandola come simbolo).
Alla fine abbiamo una molla compressa di 30 cm. C'è voluto del lavoro per comprimerla, abbiamo k, quindi questo lo sappiamo. Questo lavoro dev'essere stato a spese dell'energia cinetica. Inoltre l'oggetto è fermo, quindi l'energia cinetica è sparita.
Quindi l'energia cinetica iniziale si è trasformata in: energia elastica della molla (nota) e in lavoro dell'attrito.
Anche questo è noto: non ci serve sapere da dove è partito l'oggetto (non ci chiede la velocità iniziale, ma quella quando tocca la molla). Quindi la forza di attrito (nota) lavora per un tratto noto (30cm).
Infine, l'energia cinetica iniziale risulta la somma di due termini noti, quindi ricavi la velocità.
Ora puoi cominciare a scrivere formule...