Ho qualche dubbio sulla condizione di stazionarietà. Trovo scritto che per definizione in condizione di stazionarietà tutte le grandezze elettriche in gioco sono costanti nel tempo:
\( \displaystyle V(t)=V \)
\( \displaystyle E(t)=E \)
\( \displaystyle P(t)=P \)
\( \displaystyle i(t)=i \)
e inoltre detta \( \displaystyle \rho \) la densità di carica elettrica presente in volume \( \displaystyle \tau \) di un conduttore percorso da corrente \( \displaystyle i \) , deve essere \( \displaystyle \frac{\partial \rho}{\partial t}=0 \) .
Vanno prese tutte come ipotesi di partenza o sono conseguenziali?
Ad esempio se so che \( \displaystyle V(t)=V \) allora il campo prodotto da questa differenza di potenziale sarà costante nel tempo e inoltre per la legge di Ohm (nell'ipotesi che il conduttore sia filiforme e omogeneo) anche la corrente e la potenza erogata saranno costanti nel tempo. Come si fa poi a prevedere come conseguenza che \( \displaystyle \frac{\partial \rho}{\partial t}=0 \) ?