vict85 ha scritto:Il QI è un concetto largamente sopravvalutato. Per quanto riguarda Asperger non mi preoccuperei a matematica.
Sono fondamentalmente d'accordo.
È molto più potente una number form strutturata per i calcoli quotidiani, o le immagini eidetiche per lo studio di funzioni.
D'altra parte un 142 (Cattel, non Stanford! stdev 24) non è male. A me non interessa, è stato un check per verificare le funzioni cognitive (sono stato
male).
Con l'Asperger in realtà non lo so (pensiero astratto?).
vict85 ha scritto:Comunque penso che tu debba capire se matematica è davvero ciò che ti interessa. Magari prova a seguire qualche corso per capire se l'ambiente ti piace, i professori non ti dovrebbero fare problemi.
Si.
vict85 ha scritto:Sull'età il punto è che se odi ingegneria non la finiresti prima di quando finiresti matematica. Quindi o decidi di passare o lasci.
O continuo.
Frink ha scritto:L'asperger aiuta, parlo per esperienza. Maggior focus senz'altro, e non so se sei dotato come me della memoria eidetica, è invidiabile per quanto riguarda la preparazione sui dettagli.
Non aiuta sul lato sociale, ma questo lo saprai già...
Più immagini eidetiche che memoria eidetica.
Il mondo degli altri esseri umani mi interessa molto poco.
Flamber ha scritto:Come sicuramente saprai, grandissimi scienziati avevano a che fare con forme più o meno lievi di Asperger, si dice ad esempio che Einstein abbia pronunciato la sua prima parola a 4 o 5 anni.
Ma ora non volendo citare sempre le solite storie, ti dico che ho un amico con Asperger, mi pare anche in modo più marcato del tuo, che è un brillante studente di ingegneria fisica al PoliTo.
Lo so.
Flamber ha scritto:Mi pare comunque che la tua indecisione, abbia poco a che fare con l'Asperger, ti consiglio di non cercare di identificare tutto con questa tua condizione. Stai attraversando un momento di crisi che capita a moltissimi, e il fatto che tu riesca a concentrarti solamente sulla matematica, probabilmente denota una tua predisposizione verso problemi più teorici che pratici.
Più che predisposizione sul teorico, è un senso d'inferiorità sul pratico.
Nel senso: 2 funzioni con 2 output, per me è sufficiente draw(f(x), g(x)) per le mie necessità. Funziona.
Il problema è: qual'è l'equazione della funzione con in ingresso f(x) e come uscita g(x)?
Per me è impossibile.
Flamber ha scritto:Noi occidentali passiamo la vita a studiare, per ottenere un pezzo di carta che ci permetta di guadagnare soldi che a loro volta servono per saziare la nostra fame di beni superflui. Se a questa equazione aggiungi anche che ciò che studi non ti interessa davvero, allora diventa una tragedia.
Non ti nascondo che nel mio percorso ad ingegneria ho avuto svariati periodi di indecisione, "che faccio? lascio? vado a studiare cinema? passo ad ingegneria fisica? ingegneria matematica? ecc." poi alla fine ho trovato la mia strada in ingegneria elettronica, che mi interessa tantissimo, e che mi da motivo di soddisfazione. PEr fortuna sono riuscito a farlo perdendo solo un anno.
Segui quello che ti interessa di più e lascia perdere il resto!
O continuo. Non lo so.
jitter ha scritto:Secondo me non è un problema l'età, e poi 24 anni non mi sembrano tanti. Se ti laurei a 27, 30 o quello che è, vorrà dire che il tuo percorso professionale inizierà allora, ma hai comunque tutta la vita lavorativa davanti, non è tardi. E in ogni caso l'università non è solo uno strumento per la tua realizzazione professionale, ma un modo per arricchirti personalmente, e può esserlo solo se ti piace quello che fai. Se pensi che la matematica sia un interesse duraturo, anche se magari non "eterno", allora mi sembra la scelta migliore. Non ho mai visto nessuno pentirsi di aver scelto quello che ama, casomai al contrario si possono avere rimpianti in futuro se ci si rinuncia.
Ti consiglio però di confrontarti anche con persone reali che ti stanno accanto e che ti possono aiutare, meglio di noi, a fare una buona scelta. In bocca al lupo
Buona idea.
Prometto di ricambiare, un giorno.