Nickbru ha scritto:anonymous_40e072 ha scritto:Ing Fisica è più adatta se hai l'idea di specializzarti come 'Fisico dei Sistemi Nucleari' o in Tecnologie (vanno tantissimo le applicazioni medicali delle radiazioni). Dalle altre, fino a qualche anno fa, qualche debito poteva venir fuori. Ma indipendentemente che ti diano debiti o meno, per diretta esperienza personale, scegli una delle due se vuoi fare Ing Nucleare.
Di cosa si può occupare un fisico dei sistemi nucleari? C'è la possibilità di fare un dottorato dopo? é una strada che non vorrei escludere a priori.
La specializzazione del Poli in Ing Nucleare - Fisica dei Sistemi Nucleari è abbastanza aperta. Di base, hai circa un 30 CFU liberi. La classe è abbastanza piccola, quindi è facile farsi consigliare dai Prof in base ai tuoi interessi. Il terzo anno Nucleare è proprio lì per permetterti di familiarizzare con le tematiche nucleari e quindi cominciare a capire cosa ti interessa e come vuoi specializzarti. Un consiglio che do a tutti è quello assolutamente di non cercare di preparsi la carriera accademica al liceo, cambierai idea, tante volte, e solo toccando con mano capirai cosa fa più per te.
Fisica dei Sistemi Nucleari è un percorso pensato per permettere ad un Ing Nucleare di integrare fortemente la sua formazione ingegneristica con una di fisica pura. I temi principali possono essere l'interazione radiazione materia, la fisica della materia, la fisica dei plasmi (fusione) e la neutronica (fissione), ma anche la radiochimica, per il post-processamento del combustibile esausto.
Senz'altro sì, è possibile continuare con un dottorato (ma questo vale per qualunque cdl), ma ribadisco il concetto di prima: capirai più avanti in che cosa. Al liceo, personalmente, è davvero troppo presto per farsi un'idea di cosa siano e sopratutto di come vengano trattati certi temi.
Nickbru ha scritto:ottimo grazie. Dopo il dottorato immagino si apra la strada per la ricerca. si può sempre passare ad un lavoro più pratico?
Del mondo della ricerca ne hai già un assaggio alla tua tesi di laurea magistrale. Durante il tuo dottorato farai a tutti gli effetti ricerca, con l'obiettivo di arrivare a preparare una tesi di dottorato che proponga qualcosa di "nuovo". Dopo il dottorato, potrai decidere se proseguire con un post-doc e quindi intraprendere la carriera accademica. Ultimamente l'industria sta cominciando a dare più valore ai dottorati (in Italia ti direi che l'unico mercato decente in questo senso è a Milano), quindi ti direi assolutamente sì, sei sempre in tempo a tornare in industria. L'estero, allo stato delle cose, con un dottorato in mano, ti offrirà opportunità migliori. Dal mio punto di vista il dottorato ha un "costo" in termini di carriera (non è detto, parlo in generale, la carriera dipenderà sempre e solo da te e non dal pezzo di carta che ti prendi), nel senso che potresti ricevere proposte economiche poco superiori a chi si laurea magistrale, ma ha l'enorme pregio di poterti permettere di studiare, e al contempo essere remunerato, di dedicarti con passione a temi che ti interessano.