il mio proposito qui dentro è, oltre a quello di discutere dei temi che mi interessano, anche quello di sciogliervi un po'.
lasciate stare il perchè, diciamo che mi piacciono gli ambienti dinamici e trovo che un elemento di disturbo, quando sa darsi dei limiti, sia sempre fonte di uno squasso costruttivo.
inoltre penso che si ragioni meglio lasciando il cervello libero da stupidi formalismi. si ottiene una specie tira e molla cerebrale che olia le sinapsi meglio di qualunque tensione costante.
interessantissima la storia del coupier...non pensavo si potesse arrivare a tanto...addirittura riesce a stabilire il settore in cui far cadere la pallina? allucinante.
e perchè lo fa? voglio dire, tanto la gente scommette su quel cavolo che vuole, non è che il banco mira a far peredre qualcuno in particolare...a meno che non sia un modo per raggiungere sistematicamente lo zero, che se non erro fa vincere solo il banco e perdere tutti i giocatori.
grazie per questa segnalazione, anche se credo non sia applicabile nel mio caso perchè non ho la sensibilità (strumentale) necessaria per valutare la costanza del suo lancio di mano
ma molto molto interessante.
luca, comprendo quel che vuoi dire, davvero, ed è l'oggetto delle nostre discussioni più sopra.
mi limitavo a cercare , come ti ho detto, la minimizzazione del rischio.
che poi sia un intento limitato alla singola giocata e non alla successione di più di esse (nel senso che la strategia cambia in base a quelle precedenti..) beh, non so cosa dirti ora. non ne sono sicura. ma secondo me il modo per minimizzare il rischio sulla progressione delle giocate e non solo su 1 c'è.
bisognerebbe mettersi a fare n po' di calcoli.
cazzo! (scherzavo
... questo l'ho detto solo per farvi arrabbiare)
però state migliorando, adesso mi parlate persino.
gaia