La nuova denominazione della scuola, introdotta dal titolo del DDL, è stata accettata senza fiatare: da “Sistema educativo di istruzione e di formazione” a “Sistema nazionale di istruzione e di formazione”.

Non si tratta di una questione nominale, la variazione sintetizza il cambio di direzione che s’intende imprimere all’istituzione: il documento governativo sposta la barra del timone dalla “promozione dell’apprendimento” inteso come “sviluppo di capacità e di competenze, generali e specifiche”, all’adattamento allo stato dell’arte del momento.

Oggi il servizio è finalizzato alla promozione di capacità. Una scelta motivata dall’impossibilità di prefigurare lo scenario che troverà, al termine del suo percorso scolastico, uno studente di undici anni che accede alla secondaria: una strategia di lungo periodo.
Il disegno di legge governativo, che sorvola sulla continua, imprevista e rapida evoluzione della società della conoscenza, si colloca nel breve periodo. Una scelta plausibile solamente in ambienti statici e chiusi.
Il governo vuole modificare le regole del gioco senza aver ricercato le cause dell’inefficacia della legislazione vigente: ha dimenticato d’essere un organo esecutivo.
Sarebbe stato opportuno e sufficiente fare una ricognizione sull’attività del Collegio dei docenti e osservare come la “programmazione dell’azione educativa” sia stata praticata.
• Sono state identificate, descritte, processualizzate le capacità verso cui muove il sistema scolastico?
• E’ stato realizzato un repertorio delle capacità verso cui tutti gli insegnamenti devono convergere?
• Sono state formulate ipotesi operative?
• E’ stato “valutato periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica”?

A titolo esemplificativo si propone un sottoinsieme di capacità:

Analizzare
Applicare
Argomentare/Giustificare
Comunicare
Comprendere
Decidere/Scegliere
Generalizzare
Interpretare
Memorizzare
Modellare
Progettare
Relativizzare
Riconoscere
Ristrutturare
Sintetizzare
Sistematizzare
Trasferire
Valutare

 

Enrico Maranzana

 

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