“I docenti non vogliono essere valutati” è la diagnosi di quanto accade nelle scuole.
Una conclusione che deriva dall’assunto “l’operato dell’istituto romano è buona cosa”, una conclusione che richiama la morale, che sacrifica la cultura scientifica.

La favola del lupo e dell’agnello fornisce una valida immagine della situazione.

 

La valutazione dell’efficacia del servizio delle scuole è da affrontare in termini generali, incasellata all’interno di un processo incardinato sul controllo che consiste nel confronto tra obiettivi programmati e risultati conseguiti. Ne discende la necessità di

  • enunciare la finalità;
  • scomporre la finalità in obiettivi;
  • definire i “criteri generali della programmazione educativa”;
  • “programmare l’azione educativa”;
  • disegnare un adeguato sistema organizzativo;
  • realizzare un efficace sistema informativo;
  • costituire punti di feed-back;

Il rifiuto dei test, in assenza di questi presupposti, appare come una giusta risposta al malgoverno del sistema educativo.

Enrico Maranzana

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