marta.b-cfp_bauer111.jpgPerché ho scelto la scuola come campo di indagine? Soprattutto perché ho scelto i docenti come professionisti di mio interesse? La convinzione che il mondo della scuola possa ancora essere rivalutato, e quindi migliorato, è uno degli aspetti chiavi della mia motivazione. In particolar modo mi incuriosiva capire come i docenti, soprattutto quelli più tecnologizzati, riescono a muoversi in un contesto reticolare come Internet.

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Che Internet abbia investito ogni forma organizzativa mi sembra sia evidente. Come nasce l’esigenza di “tuffarsi” in un mondo virtuale, questo è più difficile da capire. Il campo d’analisi che ho scelto, non appartiene ad un mercato economico competitivo, dove la necessità di adeguarsi al cambiamento è obbligatoria. Quella dei docenti, senza voler considerare tutta l’organizzazione scolastica, è uno di quei campi dove l’innovazione è molto lenta ma, soprattutto, dove l’indipendenza della pratica professionale permette una personalizzazione della pratica stessa.

[…]La maggioranza degli studi sulla diffusione delle innovazioni parte dal postulato che il movimento collettivo sia la risultante di una molteplicità di decisioni non solo individuali, ma “private”… Penso al caso degli insegnanti della scuola.( Francesco Consoli, Le mode professionali, Carocci, 2002)

E’ pertanto non necessario,per i docenti, dover per forza adeguare il proprio lavoro ad una società tecnologizzata.

La scuola non ha seguito la curva del cambiamento tecnologico. O meglio non ha seguito la “cultura” del cambiamento tecnologico. L’aver investito ingenti somme di denaro in tecnologie informatiche per la scuola, non ha reso la scuola moderna, anzi, ha creato una varianza all’interno della professione stessa.

“Il computer, inserito in questi ultimi anni con massicci investimenti un po’ in tutte le scuole del mondo, non è stato determinante per la trasformazione dei parametri dell’ambiente scuola, finendo per collocarsi disciplinatamente sui banchi di un’aula divenuta “laboratorio di informatica”. Tuttavia, mentre la scuola fagocitava i nuovi media restando sostanzialmente uguale a se stessa, intorno, la società subiva un processo di mutamento continuo e profondo, tanto da non poter più essere riconosciuta nei suoi principali aspetti. Trasformazioni così radicali e rapide, tutte dipendenti in modo più o meno diretto dalle tecnologie, indicano la necessità di un altrettanto radicale cambiamento nell’istruzione.” (Giovanni Biondi,“La Scuola Dopo le Nuove Tecnologie” APOGEO 2007)

In questa tesi sarà infatti valutato il ruolo che le tecnologie assumono nel contesto didattico, come i docenti usano le tecnologie per aggiornarsi e soprattutto perché usano le tecnologie.

La tesi non è incentrata sulla descrizione degli strumenti tecnologici, ma sulla “cultura” tecnologica adottata dai docenti e su come l’innovazione tecnologica è stata adottata e se è possibile chiamarla innovazione.

Nello specifico mi sono concentrato su un fenomeno esploso in rete: i blog didattici. Perché i docenti li utilizzano? Ho cercato di analizzare l’uso dello strumento blog come esempio di utilizzo della rete. I blog hanno avuto infatti una crescita esponenziale che ha suscitato la mia curiosità.

Questa tesi è strutturata in tre parti. La prima parte sarà dedicata al contesto di riferimento, ovvero la società dell’informazione e il ruolo che questa assume nel campo organizzativo della scuola. La seconda parte riassume le basi teoriche di riferimento per la mia tesi. Utilizzando il costruttivismo come paradigma di studio delle tecnologie didattiche e proseguendo con le comunità di pratica, per la struttura organizzativa, e finendo con la teoria della traslazione e quindi anche dell’Action Network Theory come metodo di studio riflessivo per lo studio dell’apprendimento nei campi organizzativi.

Ogni argomento è tracciato da una mappa di riferimento, che ha la funzione di organizzare gli argomenti trattati in maniera sintetica e con le relative connessioni.

Indice Introduzione ………………………………………………………..6
1ª parte Quadro generale………………………………………….13
1.1 I docenti e la Rete ……………………………………..13
1.2 La strategia dell’informazione …………………..22
1.3 La condivisione di conoscenza nell’era del web 2.0……………………………………………………………….34
1.4 Strumenti collaborativi come innovazione? .39
2ª parte Riferimenti teorici …………………………………………46
2.1 Quale innovazione? ……………………………………….46
2.2 Come si diffonde l’innovazione ……………………..55
2.3 Il pensiero collettivo e la tecnologia………………..60
2.4 Le comunità di pratiche e la rete internet………..82
2.5 I confini delle comunità………………………………….96
2.6 Le comunità di pratica e comunità virtuali: dal costruttivismo al connettivismo. ………………………….98
2.7 Studiare le connessioni: dagli stormi ai Social Network …………………………………………………………..107
2.8 I docenti in “movimento” …………………………….114
3ª parte Ricerca………………………………………………………..125
3.1 La ricerca ……………………………………………………. 126
3.2 I partecipanti ………………………………………………. 131
3.3 Metodologia di ricerca………………………………….134
3.4 Ambiente di ricerca ……………………………………..141
3.5 Laboratorio “Squola” …………………………………..148
3.6 Ri-costruzione dei contenuti “Squola” ………….156
3.7 Elementi caratterizzanti ……………………………….174
3.8 Riflessioni finali ………………………………………….. 186
Bibliografia………………………………………………………. 197
Webgrafia…………………………………………………………201

 

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