bertini-portfolio.jpgLa costruzione del portfolio non è cosa nuova. Essa risale, almeno come idea, all’antichità, quando gli artigiani che volevano procurarsi un lavoro, mostravano i loro artefatti nella convinzione che proprio attraverso l’esposizione dei prodotti, fosse possibile evidenziare le proprie abilità, il proprio talento, lo stile di lavoro.

Oggi, come allora, l’assunzione di un nuovo soggetto in un’azienda, sia pubblica che privata, prevede un esame degli artefatti, da parte di esperti, per valutare le competenze nell’ambito del lavoro che si accinge a svolgere. Tale esame può consistere in prove scritte quali test o domande aperte, ma può anche prevedere l’osservazione diretta del soggetto da parte di personale specializzato, attraverso colloqui e/o prove pratiche che può essere arricchita dall’analisi del curriculum esibito.

Nasce così l’esigenza di creare una cartella di presentazione che sia qualcosa di più di un elenco di certificazioni o di dichiarazioni di abilità acquisite. Serve che il soggetto possa disporre di una cartella multisfaccettata con cui egli possa presentarsi valorizzando tutti gli aspetti della sua personalità, senza tralasciare gli hobbies, i gusti, le ambizioni, i desideri. Non solo, ma da un po’ di tempo si sta cercando di inserire anche elementi che evidenzino le capacità trasversali dell’individuo, le cosiddette “soft skills”, che non sono abilità certificabili ma sono importantissime per ottenere risultati soddisfacenti in tutti i lavori. Allora si cerca di “raccontare” la propria predisposizione alla relazionalità, il senso dell’humor, lo charme, il carisma, la capacità di convincimento, la caparbietà, la forza, la resistenza, la dolcezza, la diplomazia…

Nella prima parte di questo elaborato viene effettuata una riflessione sulla validità dell’ePortfolio come strumento educativo e come cartella di presentazione da utilizzare in situazioni lavorative. Segue poi una ricognizione della diffusione dell’ePortfolio nel panorama europeo e mondiale, con particolare riferimento alla situazione italiana.

Nella seconda parte vengono invece esaminati i possibili strumenti per la creazione del portfolio digitale, individuando tra essi, quelli più adatti alla realizzazione di un progetto di ePortfolio nella scuola primaria. Nella terza ed ultima parte viene presentato, nel dettaglio, il progetto di ePortfolio attuato nella classe quarta della scuola a tempo pieno “C. Battisti” di Metato, Pisa. In questa sezione vengono evidenziati gli obiettivi fissati, le fasi di progettazione e attuazione, le scelte metodologiche effettuate.

A testimonianza di quanto realizzato, il lavoro svolto è ampiamente documentato con esempi di pagine prodotte dai bambini che hanno fruito della proposta educativa. Inoltre questa relazione è accompagnata da un cd-rom che contiene tutte le cartelle realizzate dagli alunni della classe quarta, che permette di apprezzare i particolari del lavoro svolto, navigando le pagine di ogni cartella.

Premessa 3
1. Aspetti teorici 4
    1.1 Una definizione per il portfolio 4
    1.2 Portfolio e educazione 5
    1.3 Dal portfolio all’ePortfolio 8
    1.4 Vantaggi e criticità dell’ePortfolio 11
    1.5 Uno sguardo sul mondo 14
2. Strumenti per attuare l’ePortfolio 18
    2.1 Quali strumenti 18
    2.2 Vantaggi e svantaggi 19
    2.3 Qualche osservazione. 22
3 Attuazione dell’ePortfolio nella scuola primaria: il caso della classe IV di Metato 23
    3.1 Perché usare l’ePortfolio nella scuola primaria 23
    3.2 Quali strumenti per un progetto di ePortfolio 25
    3.3 Dall’idea alla realizzazione 28
    3.4 Obiettivi, fasi di progettazione, attuazione, scelte metodologiche 29 
         3.4.1 Progettazione e obiettivi 29
         3.4.2 Fasi di attuazione 30
         3.4.3 Motivazioni e riflessioni sulle scelte metodologiche 39
Conclusioni 40

Webliografia
 AA.VV. “Il punto su…lifelong learning”, Progetto CDS / Informazione e pubblicità per il FSE dell’ISFOL, Belliscioni, http://www.isfol.it/isfol/dnload/ips_il%20lifelong%20learning.pdf
 Barrett H., Blog di discussione, http://electronicportfolios.org/blog/index.html
 Commissione Europea, Bruxelles, 2002, “European report on Quality Indicators of lifelong learning. Fifteen Quality Indicators” , ec.europa.eu/education/policies/lll/life/report/quality/report_en.pdf
 Commissione Europea, Bruxelles, dicembre 2003, “Implementazione delle strategie di lifelong learning in Europa”, http://ec.europa.eu/education/policies/2010/lll_report/lll_it_it.pdf
 Commissione Europea, Bruxelles, maggio 2004, Progetto di ricerca di principi comuni europei per l’individuazione e la convalida dell’apprendimento non formale ed informale, http://ec.europa.eu/education/policies/2010/doc/validation2004_it.pdf
 D’Andrea P., “Report sul curriculum vitae europeo” , abstract, http://www.asvi.it/web/Report conclusivo CV Europeo.doc
 Flamini E., “Lo sviluppo delle competenze formali, non formali, informali attraverso la rete dei progetti Leonardo”, www.rete.toscana.it/sett/orient/fp/focus/docs/03_pl_miur_ab_i.doc
 INDIRE, Seminario Internazionale sul “Lifelong Learning”, Benevento, 2003
 Manganello F., ePortfolio Riflessioni e spunti operativi, http://www.slideshare.net/blueflavio/eportfolio-riflessioni-e-spunti-operativi/
 “Progetto AlmaTwo”, Università di Bologna, http://almatwo.ei.unibo.it/wp-content/elab-D41_v1_1.pdf
 Varanini F., Formato europeo per il Curriculum Vitae http://www.bloom.it/vara91.htm
 Wikipedia, “Lifelong learning”, http://en.wikipedia.org/wiki/Lifelong_learning

Siti utili
 http://www.aurbach.com/gp3/index.html  (Grady Profile)
 http://www.craie.it/percorsi/auto_presentazione.htm
http://electronicportfolios.org/ALI/research.html
http://electronicportfolios.org/reflect/index.html
 http://www.pubblica.istruzione.it/risorse/pratiche/viguzzolo.pdf
 http://www.nea.org/lessons/2004/tt040614.html
http://spazioscuola.altervista.org/index.htm

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