Si definisce portata di un fiume il volume di acqua che passa attraverso una sezione trasversale del fiume nell’unità di tempo. La portata varia nel tempo e in base ad essa si possono distinguere diverse situazioni: la magra (nei periodi secchi, con poca acqua), la morbida (nei periodi umidi, le acque si gonfiano per pioggia o per disgelo senza superare il livello di guardia) e la piena (con quantità eccezionali di acqua, tali da superare i livelli di guardia e da portare inondazione delle aree circostanti altrimenti asciutte).
L’insieme delle variazioni della portata durante l’anno è, invece, definito come regime di un fiume. I fiumi possono essere a regime:
– Alpino: maggiori portate in estate quando avviene lo scioglimento di neve e ghiaccio, portate regolari per il resto dell’anno.
– Appenninico: sono alimentati solo da piogge; le portate maggiori si hanno in primavera/autunno; in estate sono generalmente in magra. Il loro regime si dice torrentizio.
– Mediterraneo: sono tipici dell’Italia meridionale, dove si hanno lunghe estati asciutte e inverni moderatamente piovosi; molti di questi corsi d’acqua sono fiumare.

 

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