Distruggere la scuola, abolirla, renderla facoltativa, o chiuderla definitivamente. Il sogno goliardico di molti studenti negli ultimi anni sembra essersi impossessato anche dei genitori. Se è vero che la scuola sta vivendo un forte momento di crisi istituzionale e altrettanto vero che le famiglie sembrano poco pronte ad aiutare gli insegnanti a superare i disagi attuali. La colpa è sempre dei prof?
Maurizio Lazzarini, preside del liceo scientifico Fermi di Bologna, ha inviato durante i primi giorni di scuola alle famiglie dei suoi 1.500 studenti un decalogo “al contrario”. Una vera e propria guida su come distruggere la scuola. L’obbiettivo? Far riflettere i genitori sull’importanza della collaborazione scuola-famiglia.
“Evitare di parlare coi docenti, sostituirsi ai figli, giustificarli sempre e comunque, non premiare i loro sforzi, non ascoltarli quando parlano di sé e dei loro problemi”, pessime abitudini largamente diffuse, che il preside ha usato come spunto per “educare” le famiglie al reale valore della scuola. Per ricordare loro che quello che fanno (sbagliando), affrontando la scuola come un nemico da cui difendersi, può ottenere un effetto persino superiore alle aspettative: renderla “innocua”, ossia farne fallire la missione educativa.
“I comportamenti che cito restano quelli di una minoranza, ma crescono in modo esponenziale. E fanno male”. La scuola perde, scrive il preside nel decalogo, se i genitori evitano ai figli le esperienze che potrebbero metterli in difficoltà, se “credono loro anche contro l’evidenza”. Ma anche se non li sostengono “nel loro impegno quotidiano (quanta fatica…) “, e danno “più importanza al voto che alle cose che imparano e alla loro crescita”. La scuola è un’alleata della famiglia, due istituzioni “sacre” che insieme sono alla base della crescita umana e professionale di ogni studente.
L’iniziativa del preside è senza dubbio lodevole e potenzialmente replicabile nelle altre scuole. Anche in questo caso, il vecchio motto “l’unione fa la forza” sembra non perdere la sua efficacia.
Ecco il decalogo antiscuola scritto da Lazzarini:
1. Evitate di parlare con i docenti
2. Sostituitevi ai vostri figli: cercate di eliminare tutte le esperienze che li possano mettere in difficoltà
3. Non controllate mai il registro elettronico (mi fido…)
4. Credete loro anche contro l’evidenza
5. Date sempre la colpa alla scuola
6. Giustificateli sempre e comunque
7. Non sosteneteli nel loro impegno quotidiano (quanta fatica…)
8. Non premiate mai il loro sforzo
9. Date assoluta importanza più al voto che alle cose che imparano ed alla loro crescita
10. Non ascoltateli quando vi parlano di se’ e dei loro problemi extrascolastici

Serena De Domenico

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