Studiare bene e costantemente, concentrarsi, applicarsi, chiedere spiegazioni al prof. Per andare bene in bene in matematica queste attività, come sappiamo, sono importantissime. Tuttavia, esiste anche un ulteriore “ingrediente” in grado di far brillare i nostri voti in matematica: la fiducia in noi stessi.
A sostenerlo è l’ultima indagine Ocse-Pisa, che dimostra l’esistenza di un doppio legame fra risultati dei quindicenni nei test e l’atteggiamento con cui questi si approcciano alla materia e al mondo.
Se da una parte è semplice intuire il motivo per cui chi ha avuto sempre ottimi voti in matematica possiede aspettative più alte e serene rispetto a chi non ha un buon rapporto con la materia, dall’altro sembra che la fiducia e l’autoconvincimento giochino un ruolo fondamentale sulle performance degli studenti sul lungo periodo. Il rapporto parla di una “self-fulfilling prophecy”, una profezia che si autoavvera: se penso di andare male nel compito di matematica, ho più possibilità di fallire di chi non lo pensa. Profezia che, facciamo attenzione, non ha nulla a che fare con il sovrannaturale, ma esclusivamente con la nostra autostima.
Esiste quindi un modo per aiutare gli studenti più insicuri a superare i propri limiti e migliorare la percezione che hanno di loro stessi? Sì, l’esercizio. L’indagine Ocse-Pisa infatti dimostra che i ragazzi tendono a confidare maggiormente nella capacità di risolvere un certo problema matematico se, durante le lezioni in classe, si sono già esercitati con quesiti analoghi. La statistica ha infatti dimostrato che gli studenti si sentono più a loro agio e rendono meglio proprio con quegli argomenti ed esercizi che vengono approfonditi maggiormente secondo i programmi scolastici.
Se esercitarsi è fondamentale, quindi, per andare bene in matematica, anche il ruolo della famiglia non è da sottovalutare. Chi ha la fortuna di crescere in una famiglia che considera l’Università il passo naturale dopo le superiori, ha più fiducia nelle proprie capacità degli altri. Chiedere un piccolo incoraggiamento a mamma e papà, di contro, non costa davvero nulla!

Serena De Domenico.

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