Nei giorni scorsi le scuole italiane hanno ricevuto la circolare del Miur con le disposizioni “operative e organizzative” disposte per gli esami di Maturità 2015. Un documento in capitoli in cui viene ribadito l’utilizzo del plico telematico per l’invio delle tracce delle prove scritte alle singole scuole, in cui si danno indicazioni ai presidi in merito ai locali da scegliere per lo svolgimento degli esami e le attrezzature da affidare alle commissioni, e che si conclude con un ampia sezione dedicata alla nuova “crociata” del Miur contro l’utilizzo di smartphone e internet durante le prove d’esame.

 

Quest’anno il Ministero sembra determinato a contrastare l’utilizzo illegale della rete da parte dei maturandi, di cui si sono verificati numerosi casi negli anni scorsi, imponendo ai presidi e i commissari controlli rigidi e continui. Banditi cellulari, smartphone di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie ed immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere. Stesso divieto per palmari, pc, in grado di collegarsi all’esterno degli edifici scolastici tramite connessioni wireless o alla normale rete telefonica.
Sarà vietato l’accesso anche ai locali della scuola in cui sono presenti uno o più pc, come ad esempio i laboratori d’informatica, a cui comunque verrà disattivata la connessione internet dopo la consegna del plico. Le speranze di chi sperava di poter “trarre spunti” dalla rete vanno via via sempre più scemando, con l’avvicinarsi del fatidico giorno. L’esclusione dalle prove assume sempre più l’aspetto di una minaccia reale. Anche perché insieme agli insegnanti, sulle prove vigilerà anche la Polizia delle comunicazioni, che controllerà i dati in entrata e in uscita dalle scuole e i siti che pubblicano in anticipo le soluzioni.
Ricordiamo infine che il Miur ha disposto pene severissime per chi verrà trovato ad utilizzare internet durante le prove di maturità. Sarà quindi utile passare il tempo rimasto a studiare piuttosto che escogitare metodi per utilizzare il cellulare agli esami, che potrebbero avere conseguenze gravissime!

Serena De Domenico

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