car-n-motion-by-the-busy-brain.jpgNel 1685, Isaac Newton intraprese lo studio del moto di un corpo attraverso un mezzo non viscoso e incompressibile. Scrive nei Principia mathematica philosophiae naturalis: «se in un mezzo rarefatto, composto di particelle uguali disposte liberamente ad uguale distanza l’una dall’altra, si muovono una palla e un cilindro con uguale diametro e con uguale velocità nella direzione nell’asse del cilindro, allora la resistenza della palla sarà la metà di quella del cilindro». Le pagine seguenti inquadrano il problema del profilo aerodinamico, giungendo alla costruzione del modello proposto da Newton e ne  descrivono alcune proprietà elementari.

Commenti

commenti