marincola-labirinto.pngDurante una mia visita al Palazzo Ducale di Mantova sono rimasta particolarmente colpita dal soffitto che dà il nome alla Sala del Labirinto. Si tratta, di un soffitto ligneo dipinto che riproduce un labirinto dorato. Lo sfondo azzurro non fa pensare ad un giardino o ad un sentiero percorribile ma ad una volta celeste in cui lo sguardo e il pensiero indugiano lungo percorsi enigmatici.

Il soffitto proviene dal palazzo di San Sebastiano a Mantova e porta, ripetuto al proprio interno lungo il labirinto, il motto “forse che sì, forse che no” che il marchese Francesco II Gonzaga riprese dal ritornello di una canzone d’amore del XVI secolo (appartenente al genere del tempo: “frottola amorosa”).  In questo contributo presenterò un’attività che ho ideato e sperimentato nelle classi del biennio Tecnico Economico dell’I.I.S. “A. Guarasci” di Rogliano (Cs), dove insegno informatica. Si tratta di un videogioco educativo interdisciplinare, realizzato con Scratch.

ico-pdf.png186. Un gioco d’incertezza: “Forse che sì, forse che no” Rosa Marincola

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