No,giacché esistono equazioni che,nel loro S, contestuale o puramente matematico,e solo se S=V colgono e descrivono definitamente (sensatamente)la proprietà caratteristica di un luogo geometrico o di una relazione o in particolare di una funzione;sono equazioni generalmente a più variabili.
non è arbitrario e banale inserire, nella rappresentazione insiemistica, come equazioni sempre vere, quelle che hanno S=V ?
…nelle diverse e varie forme TUTTO ESISTE (Quine).
Non solo, direi che la matematica indica e descrive, grazie alle sue forme impossibili e indeterminate, anche le cose che non hanno senso e che esistono, giacché sia pure nelle diverse e varie forme (W.O.V. Quine).
Il concetto di uguaglianza matematica come “scrittura” aiuta ad evidenziare il carattere epistemologico della matematica che è capace di immaginare e descrivere anche le cose invisibili.
E’molto interessante il concetto di uguaglianza intesa semplicemente come “scrittura”
No,giacché esistono equazioni che,nel loro S, contestuale o puramente matematico,e solo se S=V colgono e descrivono definitamente (sensatamente)la proprietà caratteristica di un luogo geometrico o di una relazione o in particolare di una funzione;sono equazioni generalmente a più variabili.
non è arbitrario e banale inserire, nella rappresentazione insiemistica, come equazioni sempre vere, quelle che hanno S=V ?
…nelle diverse e varie forme TUTTO ESISTE (Quine).
Non solo, direi che la matematica indica e descrive, grazie alle sue forme impossibili e indeterminate, anche le cose che non hanno senso e che esistono, giacché sia pure nelle diverse e varie forme (W.O.V. Quine).
Il concetto di uguaglianza matematica come “scrittura” aiuta ad evidenziare il carattere epistemologico della matematica che è capace di immaginare e descrivere anche le cose invisibili.
E’molto interessante il concetto di uguaglianza intesa semplicemente come “scrittura”