Interazioni tra corpi a contatto e corpi a distanza
Consideriamo due magneti posti su due carrelli differenti, e orientati in modo da rivolgere, l’uno verso l’altro, il polo con la stessa carica. I magneti, quindi, tendono a respingersi, e il cavo che unisce i due carrelli è teso.

I magneti si muovono in verso opposto, e quindi su di essi agiscono delle forze. Ogni magnete esercita sull’altro una forza F, e le due forze sono uguali in modulo, ma hanno versi opposti.
Possiamo, quindi, dire che la forza che agisce su un magnete è uguale e opposta alla forza che esso esercita sull’altro.
Anche nel caso di forze a contatto si ha una situazione analoga.
Consideriamo, ad esempio, un corpo fermo, situato sul pavimento. Su di esso agiscono due forze: una è la forza peso, dovuta all’accelerazione di gravità, e rivolta verso il basso; l’altra è la reazione vincolare esercitata dal pavimento, e rivolta verso l’alto.

Le due forze, anche in questo caso, sono uguali e contrarie, e la risultante di esse che agisce sul corpo è nulla; per questo, il corpo è fermo e continua a rimanere fermo.
Il terzo principio della dinamica
Il terzo principio della dinamica, definito anche principio di azione e reazione, afferma che quando un corpo A esercita una forza su un corpo B, anche il corpo B esercita una forza su A, e le due forze sono uguali in modulo, hanno stessa direzione, ma verso opposto.
$vec F_BtoA = – vec F_AtoB $
Questo principio è valido ogni volta che due corpi interagiscono tra loro; ciò vale sia se essi sono in contatto, sia se essi sono a distanza, in movimento o fermi.
Notiamo che le forze di azione e reazione, cioè le forze che i corpi esercitano l’uno sull’altro, pur essendo uguali e opposte non si annullano a vicenda, in quanto sono applicate su oggetti diversi.
Molto spesso, specialmente quando gli oggetti in questione hanno masse o grandezze molto differenti, riusciamo a percepire solo una delle forze che agiscono; l’altra è talmente piccola che può essere considerata trascurabile.
Ciò avviene, ad esempio, nel caso in cui abbiamo un oggetto in caduta libera, che viene attratto dalla Terra a causa della forza di attrazione gravitazionale. Anche il corpo esercita una forza attrattiva nei confronti della Terra, che è uguale e contraria di quella che a Terra esercita su di esso.

Tuttavia, mentre i corpo viene accelerato verso la Terra, quest’ultima, che ha una massa enorme rispetto al corpo, offre una grandissima resistenza ad essere accelerata.
Autotrazione e locomozione
Il terzo principio della dinamica trova applicazione in tutti quei sistemi che riguardano l’autotrazione e la locomozione.
Esaminiamo, ad esempio, i fattori che permettono ad una bicicletta di spostarsi.
Quando la bicicletta si muove, la sua ruota esercita sull’asfalto una certa forza $F_r-a$, il cui verso è quello opposto allo spostamento della bicicletta. Per il principio di azione e reazione, l’asfalto esercita una forza $F_a-r$ uguale e contraria alla precedente, e rivolta quindi nel verso dello spostamento della bici. E’ proprio tale forza che permette alla bicicletta di spostarsi e avanzare.

Una situazione analoga riguarda il caso della locomozione. Quando camminiamo, infatti, esercitiamo una forza sul terreno, spingendolo indietro. Allo stesso modo, il terreno esercita una forza sul nostro piede, uguale e contraria alla nostra spinta. Il suolo, quindi, ci spinge in avanti, e ci permette così di camminare.
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